UAE Team Emirates, Tadej Pogačar allunga la sua campagna del pavé: “Il Fiandre sarà un mio obiettivo primario”

Tadej Pogačar è al lavoro, insieme ai compagni di squadra della UAE Team Emirates, in Spagna, a La Nucia. Il periodo di allenamento collegiale è finalizzato a trovare una condizione che possa permettergli, come nel 2021, di essere subito competitivo e di poter ambire a essere grande protagonista anche nelle Classiche del Nord, a dimostrazione di un talento davvero buono per ogni tipo di terreno. L’anno scorso lo sloveno ha dato spettacolo al Giro delle Fiandre 2021, rimanendone però giù dal podio al termine di un finale decisamente emozionante. La Ronde, però, resta dichiaratamente nei pensieri di Pogačar.

“Dopo il UAE Tour (20-26 febbraio), farò la Tirreno-Adriatico (6-12 marzo) e poi la Milano-Sanremo (18 marzo). Da lì inizierò a correre al Nord – le parole dello sloveno raccolte da Het Laatste Nieuws – Sarò sicuramente al Giro delle Fiandre 2023 (2 aprile). Dopo la grande esperienza dello scorso anno, la Ronde è diventata per me un obiettivo primario. Sarà emozionante e già adesso non vedo l’ora. Prima del Fiandre, farò la Dwars door Vlaanderen (29 marzo), che avevo già affrontato la scorsa primavera (fu decimo – ndr). Inoltre, credo che aggiungerò un’ulteriore classica di un giorno nella regione”. Il calendario WorldTour prevede per il 26 marzo la Gent-Wevelgem e per il 24 la E3 Harelbeke: da vedere, quindi, su quale di queste potrà cadere la scelta del campione sloveno.

Pogačar torna a parlare anche del Giro d’Italia, che non ha ancora corso in carriera e che “salterà” anche nel 2023. “Da bambino era una delle mie corse preferite. Era il più vicino a casa e la Maglia Rosa è uno dei simboli più belli che esistano. A dirla tutta, avrei dovuto esserci due anni fa, ma non sono il più intelligente quando c’è da prendere una decisione. Un giorno, comunque, sarò al Giro d’Italia, magari combinandolo con la Vuelta a España, ma non è ancora il momento. Giro e Tour nello stesso anno? Molto impegnativo, ma non necessariamente impossibile. Ma farli entrambi con l’obiettivo-vittoria richiederebbe un prezzo enorme al mio corpo. Anche se ce la facessi, sarei talmente esausto… Magari alla fine della carriera! Per il momento, quindi, è un po’ presto”.

Su uno dei suoi possibili rivali per il futuro, Remco Evenepoel, Pogačar si esprime così: “Lui sta costruendo la sua carriera molto bene e in maniera intelligente. Sta sicuramente evolvendo nella giusta direzione. Il 2022 è stato un anno fenomenale per lui e penso che il 2023 possa essere anche meglio. Se può vincere il Tour de France? Perché no? Sì, è una corsa diversa dalla Vuelta, ma se sei in grado di vincere un Grande Giro e il Mondiale nello stesso anno, penso proprio che tu sia pronto per importi anche al Tour”.

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